La tossicità e la persistenza dei PFAS sono motivo di preoccupazione, ma in Europa non sono ancora stati adottati standard di monitoraggio. L'inclusione di queste sostanze nella legislazione è recente e ancora incompleta.
I PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) sono inquinanti chimici persistenti, spesso definiti "inquinanti eterni". Si trovano nell'acqua potabile a causa dell'industria, delle materie plastiche e dei trattamenti superficiali. I PFAS, compreso il PFOA, sono inquinanti emergenti presenti nell'acqua potabile, ma ancora poco regolamentati.
Si accumulano nell'organismo, alterano il sistema ormonale e sono associati ad alcuni tipi di cancro.
La soglia europea di 100 ng/L per PFAS è un compromesso politiconon una soglia di "pericolo zero
I PFAS, compreso il PFOA, sono inquinanti emergenti presenti nell'acqua potabile, ma ancora poco regolamentati.
L'osmosi inversa elimina fino al 99% dei PFAS, compresi PFOA e PFOS
Studi indipendenti condotti da agenzie governative e da importanti riviste scientifiche confermano l'estrema efficacia dell'osmosi inversa nell'eliminare i PFAS dall'acqua potabile.
"Le membrane ad osmosi inversa sono tra le tecnologie più efficaci per la rimozione dei PFAS, con tassi di ritenzione tipicamente superiori al 90% e fino al 99% per PFOA e PFOS"
Link allo studio EPA (2023)
I test condotti su diversi sistemi domestici di osmosi inversa hanno mostrato efficienze superiori al 98% per i PFAS a catena lunga (PFOA, PFOS) ed efficienze molto elevate anche per alcuni PFAS a catena corta, spesso più difficili da catturare.
Leggi l'articolo su nature.com
"Le membrane ad osmosi inversa hanno dimostrato una capacità di rimozione dei PFAS superiore al 99%, anche se l'efficienza può variare a seconda delle caratteristiche della membrana, del tipo di PFAS e delle condizioni operative"
Leggi l'articolo su ScienceDirect